Buon mercoledì!
Dopo un inizio settimana funesto, in cui siamo finiti al Meyer per 6 punti alla testa (grazie amabile duenne che hai spinto subdolamente la peste alle spalle, spodestandolo dell’appellativo di peste e conquistandone tu il titolo!), ho combattuto contro raffreddore, tosse, meteoropatia e sono sopravvissuta ad un concorso che poteva essere un gioco da ragazzi se solo avessi avuto il tempo di approfondire tutto quello che avrei voluto approfondire, eccomi qui a fare un po’ di ordine tra le cose da segnare in agenda e quelle da fare e a parlarti di un ristorante molto amato in città, in cui sono stata per la prima volta solo mercoledì scorso, in occasione dell’inaugurazione di Villa Vittoria.
Il ristorante si chiama come Trattoria del Moro e si trova a pochi metri da piazza Santa Maria Novella.
La caratteristica che salta subito all’occhio è il colore: l’ambiente è ricco di affreschi e sculture del maestro fiorentino Alfio Rapisardi.
Il menù è composto da piatti toscani e piatti dalla estrosa combinazione di ingredienti, come, ad esempio, la Scaloppina all’avocado, sfumata al Cognac, con avocado, crema di latte ed olio al tartufo.
Io e la mia amica abbiamo ordinato un Segato di carciofi, e io ho proseguito con gli Spaghetti al carciofo crudo, davvero ben presentati, lei con dei Ravioli al limone con orata, pomodorini e erba cipollina.
Per concludere abbiamo diviso una sofficissima Torta di mele.
Il locale mi ha colpito molto per la particolarità delle sale, per il menù, ma anche per il servizio, giovane ed efficiente, e per la presenza, fino a tardi, di numerosi clienti internazionali e fiorentini.
Lo consiglierei per una cena insolita, che sia in grado di stupire, che magari coinvolga persone creative e amanti dell’arte, oltre che della buona tavola.