Preparati, perché prima di partire sarò la tua peggiore ossessione!😜
Se mi hai seguito su Instagram, dove pubblico tutte le cose ganze che faccio, avrai visto che martedì sono stata da Ararat, ristorante caucasico in Borgo La Croce, una delle mie zone di Firenze del cuore, di cui ti ho parlato anche poco dopo la sua apertura.
Martedì, non a caso in occasione del Martedì Grasso, è stato preparato nel primo ristorante toscano che propone questo genere di cucina un Khachapuri extralarge, uno dei piatti più tradizionali e celebri della cucina georgiana, una sorta di focaccia con il cornicione alto, ripiena di formaggio, uovo e burro.
Con l’occasione, ho scoperto una nuova gestione, con la giovane e appassionata Amaliya, che ha ampliato il menu e che ha tutta l’intenzione di raccontare ai clienti la cultura armena e georgiana attraverso il cibo e l’ospitalità.
Oltre al maxi Khachapuri, ho potuto apprezzare l’eleganza del locale, che sorge all’interno di quella che in passato fu una chiesa. di cui si scorgono ancora oggi transetto e croce, e altri piatti tipici come il Pkhali, antipasto composto da diversi tipi di salse con base di noci e aglio combinata a verdure, fagioli, barbabietole o carote, e involtini di melanzane ripieni di pasta di noci, accompagnati dal melograno, uno dei simboli dell’unita del popolo caucasico, e dall’ottimo pane, ma anche i Khinkali, involtini bolliti con carne di manzo, maiale e spezie, da mangiare rigorosamente con le mani per non disperderne il brodo, e i vini Gbirabi della regione del Kakheti.
Non sono mancati anche i classici involtini di foglia di vite ripieni di carne, verdure, legumi (Tolma), accompagnati dallo yogurt greco, e, per finire in dolcezza, il celebre Pakhlava, distillati georgiani e caffè armeno.
Una realtà che merita la scoperta a Firenze e non solo per i piatti, ma per scoprire una storia e una cultura che, per certi versi, ci avvicina molto.
Ararat
Via Borgo La Croce 32 R
Firenze
Tel. 3755721739
Per gli amici sono Mad.
Di origini lucane, sono stata adottata dalla città di Firenze per gli studi universitari, dove ho finito per mettere su famiglia. Sono laureata in Scienze della Comunicazione, con specializzazione in Teoria della comunicazione e tecniche dei linguaggi persuasivi, ho scritto, e talvolta mi piace scrivere, per alcuni web magazine nazionali di ristoranti, locali ed eventi. Nel 2014 ho pubblicato il mio primo romanzo, “0,80. Diario di una portatrice sana di Gewürztraminer”, dando sfogo alla mia atavica passione per la scrittura. Nel 2018 ho dato vita, insieme alla coppia di blogger Couple in Florence, al progetto #aperiblogger, sviluppato e sfociato in Social Eating in Florence, che porta blogger e instagramer fiorentini nei ristoranti e locali della città per raccontarne l’esperienza dal loro personale punto di vista. Recentemente quest’ultimo progetto, con l’avvento della pandemia e la chiusura delle attività di ristorazione, ha accolto l’iniziativa #ioaiutounristorante, per promuovere le attività di asporto e consegna a domicilio a Firenze e dintorni attraverso il racconto di un team di 8 blogger e instagramer fiorentini. Uscire, provare e vivere tutto ciò che di buono offrono la città e i suoi dintorni, anche in compagnia della peste, è una dipendenza da cui non riesco ad uscire.