Mi capita spesso di consigliare ad amici o familiari ristoranti, locali o mete in Toscana, ma questa volta è stato mio marito a segnalarmi una pizzeria di Firenze dove si mangia una buona pizza napoletana.
La pizzeria in questione si chiama La Gioconda guarda Napoli, in via degli Arcipressi (zona Soffiano), e nasce da un’idea di due fratelli napoletani di esportare l’arte culinaria partenopea nel mondo, proprio come la Gioconda, orgoglio italiano nel mondo.
Ambizioso, penserai! Un po’ lo è.
Però a me è piaciuta molto di più di tante altre pizzerie più famose di Firenze.
Intanto si trova in una via dove per parcheggiare non devi ammattire, il che non guasta mai. L’ambiente, oltre alla presenza di qualche foto di Napoli e dei suoi personaggi rappresentativi, non è stato riempito di dettagli stereotipati della napoletanità, come in molte altre pizzerie della città.
Ci ha servito la moglie del titolare, una donna bella e dal sorriso vivace, che ci ha portato il seggiolone per la piccola peste, il cestino del pane, per sedare la belva, e un maxi bavaglio, visto che da buoni genitori snaturati quali siamo lo dimentichiamo sempre a casa. Ci ha raccontato che è una mamma di due maschi e si vede dall’accortezza che ha avuto per noi e per il più piccolo della tavolata! 😉
Il pane ai 5 cereali era ottimo, ma soprattutto… Salato! Se c’è una cosa per cui rimpiango il Sud è il pane: proprio non riesco a rassegnarmi al pane sciocco che è buono si e no con il prosciutto toscano, che, peraltro, non prediligo particolarmente.
Per cominciare abbiamo scelto O’ cartoccio re fritt’, un cartoccio con crocché di patate, arancini, frittatine di pasta, pane fritto, zeppoline, verdure pastellate e polenta fritta, e, a seguire, la pizza ovviamente.
Io sono andata sul classico: Maria Carolina, con salsa di pomodorini, mozzarella di bufala, parmigiano, olio e basilico.
Il fritto mi è sembrato ben fatto, soprattutto le crocché di patate, gli arancini e le frittatine di pasta. La pizza era ottima, ben lievitata, digeribile (non ho neppure trascorso la notte a bere!) e ben condita.
Dopo il fritto e la pizza ero troppo sazia per mangiare anche il dolce, ma mi hanno detto che il babà con la crema pasticcera e la pastiera sono ottimi.
Abbiamo speso intorno ai 23 euro a testa, nella media cittadina direi.
La pizzeria per ora è aperta solo a cena, ma è nostra intenzione tornare a provare i primi piatti, per i quali i napoletani sono maestri, e il fritto di pesce che, a detta della signora che ci ha servito, è speciale.