Il weekend è fatto ormai da qualche tempo di giornate all’aria aperta, quando il meteo lo consente, e serate casalinghe dove non deve mancare mai del buon cibo, un buon drink e un film o una serie da guardare sul divano.
L’inedita formula di asporto e consegna a domicilio di Calino, ristorante di pesce di Tommaso Cintolesi in piazza delle Cure, è il giusto compromesso tra una cena pronta e un punto di partenza per dare sfogo alla creatività in cucina: comodi vasetti di vetro contenenti veri e propri piatti di pesce.
I vasetti possono essere di norma conservati 4 mesi, per cui li puoi acquistare per avere sempre qualcosa di pronto e squisito in dispensa a cui attingere quando preferisci.
Ogni vasetto costa 15 euro e costituisce una porzione abbondante per una persona, sughi a parte che sono per due persone.
La rigenerazione è semplice: bastano 10′ a bagnomaria o 2′ al microonde e, rovesciarndo il vasetto sul piatto, avrai già il piatto servito oppure puoi utilizzare il contenuto come base per altre ricette.

Io ho provato le marmellate piccanti di peperoni e datterini, che ho accompagnato a Brie, Camembert e Roquefort, il Polpo all’Acqualoro, un tentacolo di polpo, condito con olive nere denocciolate al forno e paprika dolce, e la Parmigiana di mare, con ombrina e caciocavallo molisano.

Con la salsa di datterini ho preparato un classico spaghetto di Gragnano, da terminare con Parmigiano e qualche foglia di basilico.

Anche con il ragù di capriolo ho condito dei fusilloni, ma è perfetto anche come base per i crostini o per la polenta.
Puoi restituire i vasetti al ristorante, per il loro riuso o riutilizzarli a tua volta per le tue conserve.
Nel complesso la proposta di Calino mi è piaciuta tanto perchè diversa dalle altre, comoda e utile, oltre che deliziosa. Non vedo l’ora di tornare anche al ristorante, dove ho sbirciato un bellissimo piano per la degustazione di crudo e tartare. 😍
Calino
piazza delle Cure, 3/A
Firenze
Tel. 3479046788
Per gli amici sono Mad.
Di origini lucane, sono stata adottata dalla città di Firenze per gli studi universitari, dove ho finito per mettere su famiglia. Sono laureata in Scienze della Comunicazione, con specializzazione in Teoria della comunicazione e tecniche dei linguaggi persuasivi, ho scritto, e talvolta mi piace scrivere, per alcuni web magazine nazionali di ristoranti, locali ed eventi. Nel 2014 ho pubblicato il mio primo romanzo, “0,80. Diario di una portatrice sana di Gewürztraminer”, dando sfogo alla mia atavica passione per la scrittura. Nel 2018 ho dato vita, insieme alla coppia di blogger Couple in Florence, al progetto #aperiblogger, sviluppato e sfociato in Social Eating in Florence, che porta blogger e instagramer fiorentini nei ristoranti e locali della città per raccontarne l’esperienza dal loro personale punto di vista. Recentemente quest’ultimo progetto, con l’avvento della pandemia e la chiusura delle attività di ristorazione, ha accolto l’iniziativa #ioaiutounristorante, per promuovere le attività di asporto e consegna a domicilio a Firenze e dintorni attraverso il racconto di un team di 8 blogger e instagramer fiorentini. Uscire, provare e vivere tutto ciò che di buono offrono la città e i suoi dintorni, anche in compagnia della peste, è una dipendenza da cui non riesco ad uscire.