E anche questa settimana (se Dio vuole!) è quasi finita.🍾
Non vedo l’ora sia domenica, per godermi senza pensieri e a cuor leggero il mio brunch con amici di vecchia data.🥞
E’ stata una settimana riflessiva, ma piuttosto produttiva.
Un’amica qualche giorno fa mi ha detto una cosa: “Dovresti organizzarne di più di eventi del genere!”. L’affermazione lusinghiera mi ha fatto pensare e la mia risposta è stata “In realtà dovrei scrivere di più”.
Perché sono innanzitutto questo: una persona che scrive, che ha sempre fatto questo, fin dai tempi delle scuole medie, quando aveva un look e un comportamento da maschiaccio, ma soprattutto, quando non riusciva ad esprimere tante cose a parole, anche se queste parole avevano bisogno di uscire dalla sua testa per finire su un foglio.
Quanto faceva male però non sentirle uscire mai dalla bocca!
Il silenzio era diventato una sorta di rifugio e, allo stesso tempo, prigione.
Poi, con gli anni, sono cresciuta, come tutti, ho imparato a dire quello che penso e sento, rendendomi conto che mi faceva star meglio, al punto che, alla mia veneranda età, non so cosa sia la diplomazia e sono un libro aperto: penso che mi si legga in faccia cosa penso in certe occasioni. Insomma o bianco o nero. Quella zona di mezzo proprio fatico a comprenderla.
E per questo scrivo e ho un blog che si autodefinisce “senza filtri”.
Divagazioni a parte, per via dei vari eventi degli ultimi tempi, sono rimasta un po’ indietro con i racconti degli ultimi posti provati a Firenze.
Uno di questi è Kawaii, in Borgo San Frediano.
Ci sono passata per mettere qualcosa tra i denti la sera prima del mio compleanno con un’amica, anzi con l’Amica, durante una delle nostre serate beverecce.
Di cosa si tratta?
Dell’interpretazione di un classico Izakaya, sakè bar giapponese, dove fermarsi appunto per un sakè, una birra giapponese o un cocktail o per mangiare qualcosa.
Il locale è piccolo e si sviluppa lungo il corridoio del bancone, dove è possibile accomodarsi, e in una saletta in fondo con qualche tavolo.
Noi ci siamo accomodate al bancone, dove abbiamo potuto osservare il barman all’opera.
E io secondo te cosa sceglievo?
Il SakeNegroni, con sakè, Campari e Vermouth rosso.
Quest’anno il cocktail, nato proprio a Firenze, compie 100 anni e va celebrato in tutte le sue forme e variazioni.😉
Da mangiare abbiamo provato Nippon Tostada, una sorta di sfoglia sottilissima con del salmone crudo e dell’avocado adagiati sopra, un ottimo inizio, per proseguire con degli Spring Rolls, e un Seabass, un bun ripieno di pesce bianco (branzino?) e avocado, delizioso.
A me è piaciuto sia nel format che nei drink e nel cibo e penso proprio che ritornerò per provare qualche altro drink e piatto della cucina.