La cena dedicata al bollito di Oliviero: ecco com’è andata

Freddino eh?!

Personalmente non sono mai stata un’amante dell’inverno, anzi devo dire che andrei in letargo come gli orsi da novembre a marzo: ok i pigiamoni, i piumoni, il focolare, la cioccolata calda, ma vuoi mettere il sole, il mare, la spiaggia, le giornate lunghe, ma soprattutto Mojito vari ed eventuali, piatti freddi (il che si traduce per me in dimenticarmi di avere una cucina), guardaroba easy e tempo dedicato al make up ridotto ai minimi termini (con l’abbronzatura si gioca facile!)?

Ci sono però delle tradizioni e dei rituali legati a questa stagione che rendono sentimentale anche una cinica come me.

Uno di questi è il bollito.

Per questo, ieri ho deciso di partecipare con la mia collega 2nighter alla cena a lui dedicata da Oliviero, ristorante storico a pochi passi da Ponte Vecchio, che ha trovato nella nuova gestione una  vera ventata di aria fresca.

Lo staff è giovane, ma con le idee molto chiare: proporre in un ristorante classico una cucina gourmet basata su materie prime locali di prima qualità, accompagnata da vini attentamente studiati ed un servizio professionale.

IMG_20171127_204319.jpgSi accede al locale da una porta girevole che mi ricorda un po’ quei grand hotel degli anni ’60, che introduce ad un ambiente decisamente elegante: poltrone rosse e predominanza del legno sono i suoi comuni denominatori.

Tuttavia, anche in seguito alle richieste dei clienti storici del locale che apprezzavano molto la tradizionale cena dedicata al bollito, lo chef ha deciso di dedicare un paio di cene l’anno a questo piatto.

IMG_20171127_204600.jpgCome aperitivo di benvenuto ci è stato offerto il Prosecco di Valdobbiadene DOCG Rive dell’azienda Miotto, con dei tarallini, sfoglie e grissini fatti in casa e, a seguire, un’entrée che aveva tutto l’aspetto di un pomodorino con tanto di picciolo, ma in realtà era una pallina di formaggio glassata, servita su del pane bagnato con succo di pomodoro fresco.

IMG_20171127_211337.jpgA seguire i Tortellini in brodo di cappone che mi hanno riportato letteralmente a casa, accompagnati da un Colbertina Barbera d’Alba DOC Tenuta L’Illuminata, e il piatto forte: il bollito misto con 7 tagli di carne diversi, tra cui gallina, musetto, cotechino, coda, servito direttamente al tavolo con il carrello e tagliato al momento dallo chef Ivan Ferrara, che dopo cena è passato da tutti i tavoli per scambiare due chiacchiere, proprio come si conviene ad un grande chef.

IMG_20171127_214052.jpgCi ha spiegato che i pezzi di carne vengono fatti cuocere separatamente sottovuoto per non dispenderne i sapori, alla Bottura style.

Il bollito era accompagnato da un gustoso purè, verdurine lesse e salse, tra cui salsa verde, maionese e una salsa al rafano fatte in casa. Ho trovato soprattutto quest’ultima particolarmente azzeccata nell’abbinamento con il bollito.

IMG_20171127_224346Il dolce della serata era il Castagnaccio con farina del Mugello macinato a pietra che abbiamo degustato con un Moscato talmente buono che ho dimenticato di chiederne il nome, tanto ero intenta ad assaporarmelo.

Ti dirò di più: non vedo l’ora di provare anche il resto dei piatti dello chef che, da quel poco che ho potuto capire, promettono molto bene e hanno tutti i numeri per far sentire parlare di sé in futuro.

Oliviero
Via Delle Terme 51/R
Firenze
Tel. 055212421
(Foto di copertina di Oliviero)

 

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