Negli ultimi anni la città di Prato sta conoscendo momenti di grande fervore culturale e artistico, probabilmente anche grazie all’attuale amministrazione.
Alla presenza del giovane sindaco Matteo Biffoni, ad esempio, qualche anno fa ho partecipato ad un’interessantissima chiacchierata con Manuel Agnelli sullo stato della musica e di tutto quello che ruota intorno agli artisti e al loro sostentamento presso l’Ex Chiesa di San Giovanni, occasione culturale di cui mio marito ha candidamente approfittato per regalare il mio primo romanzo a Manuel! 😛
Non bisogna dimenticare, poi, che Prato è stato un po’ uno dei pochi simboli, se non l’unico, dell’arte contemporanea in Toscana fino a qualche tempo fa.
Perché si sa, in Toscana fino a qualche tempo fa s’è parlato solo di Rinascimento e poco altro.
Merito del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, che non è mai stato estraneo ad un certo tipo di eventi e che da tempo promuove manifestazioni legate all’arte e alle sue forme più avanguardistiche.
Nel 2016, peraltro, ha riaperto le porte al pubblico dopo un’ampliamento a cura dell’architetto Nio e la ristrutturazione dell’edificio progettato da Gamberini, ospitando oltre alle sale espositive, anche il ristorante ed il teatro all’aperto.
Venerdì 07 luglio l’anfiteatro del museo ospiterà dalle 22:00 il dj set di Luca Di Venere, con la presenza in consolle di un’ospite che seguo da quando ero ragazzina: Skin, leader degli Skunk Anansie dalla voce potentissima, che ho scoperto, grazie ad un evento di Pitti Immagine di qualche anno fa, essere anche una dj niente male.
Il costo dell’evento è 15 euro, ma se aggiungi altri 3 euro puoi visitare anche il Museo.
Aiutami a dire “Bello!” 🙂