Adoro Livorno. Tra le città di mare toscane è decisamente quella che amo di più, non certo per la balneazione estiva, ma per l’atmosfera della tipica città di porto che si respira tutto l’anno, per il cibo e, naturalmente, per l’accoglienza, la simpatia verace e l’originalità dei livornesi.
E’ di rito un po’ di shopping lungo via Grande, una passeggiata sulla Terrazza Mascagni, così come la fila per un pezzo di cecina da Gagarin, imbavagliarsi per un buon cacciucco a Il Sottomarino o da Galileo, bere un “Ponce” in un qualsiasi bar.
Così, mi sono lasciata incuriosire dal nome e dalla location di un locale in zona porto, precisamente in Scali Novi Lena: La Bua dell’Orate.
Si tratta di un minuscolo pub con tavoli all’esterno, fronte mare (o meglio fronte barche) che propone un aperitivo classico, a base di drink e qualche snack oppure, in aggiunta, un piatto composto da vari assaggi.
Noi ovviamente abbiamo scelto quest’ultimo, visto che s’era fatta ora di cena. Da bere abbiamo ordinato un analcolico a base di ginger ale e un Moscow Mule (lo so vado a fittonate!), con i quali ci sono stati serviti tacos e noccioline.
Successivamente ci è stato servito un tagliere con 4 tipi di crostini, al pomodoro, burro e acciuga, alla salsiccia e ai fegatini di pollo, un assaggio di ceci e aringhe con semi di papavero e uno di cozze e fagioli, due pecorini con miele e noci, due spiedini, uno con emmental e uva, l’altro con pomodoro e mozzarella.
Sinceramente non amo particolarmente l’accozzaglia di sapori carne-pesce-formaggio, ma il cibo è buono, i drink ottimi e il modo con cui ti viene presentato e promosso il tutto dalle “bimbe” del pub adorabile.
Ma veniamo alle note dolenti: il costo per due drink e un tagliere grande a testa è stato 27 euro, un po’ eccessivo per un aperitivo, seppure abbondante.
Quindi, almeno a mio modestissimo parere, forse è da rivedere un po’ la formula.
Detto questo, è un posto che mi piace molto e che consiglio, magari per un drink prima di cena al tramonto.
La Bua dell’Orate